SURVIVAL FAMILY

Per la famiglia Suzuki è una giornata come tante. Il padre torna dal lavoro e impone i propri ritmi, la madre si dedica ai lavori domestici, i due figli, schiavi della tecnologia, alla propria apatia da ragazzini viziati. Ma un bel giorno, per una ragione misteriosa, ogni batteria e forma di alimentazione elettrica smette di funzionare e Tokyo torna rapidamente a un medioevo prossimo venturo, tra cene a lume di candela e sgambate sul sellino di una bicicletta. I Suzuki abbandonano la città per raggiungere il nonno a Kagoshima, villaggio in riva al mare.

Liberamente ispirato da un blackout avvenuto in un quartiere di Tokyo nel 2011, Survival Family è la rappresentazione verosimile di cosa potrebbe avvenire in una situazione del tutto inverosimile.




2016
Giappone
Commedia
Shinobu Yaguchi
Fumiyo Kohinata, Eri Fukatsu, Yuki Izumisawa, Wakana Aoi, Norika Fujiwara
117min
3,90
V.O. CON SOTTOTITOLI


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A questo progetto Yaguchi, noto per le sue commedie leggere e disimpegnate, ha dedicato 13 anni autoimponendosi la limitazione di non utilizzare alcun effetto speciale al fine di rendere in tutta la sua amarezza – ma anche ironia – la (dis)avventura dei protagonisti.

Può l’istituzione più antica del mondo sopravvivere alla fine del mondo? La famiglia è messa alla prova da uno scenario apocalittico in cui la civiltà è stata messa all’angolo da un inspiegabile blackout mondiale. Senza elettricità, nulla funziona più, e gli uomini sono costretti a scendere a patti con la propria indole più nascosta per procacciarsi da vivere.

Survival family è una commedia di grande intelligenza e simpatia, che sa sposare bene i toni da comedy con un mood da film catastrofico. Visto con gli occhi di oggi, in piena emergenza planetaria da Coronavirus, il film diretto dal giapponese Shinobu Yaguchi fa ancora più effetto e fa ancora più riflettere. Molte circostanze, dietro la risata, nascondono un retrogusto amaro, che ci colpisce nel vivo, portandoci a immedesimarci nei protagonisti e in uno status quo, dove la fiction ha ceduto il passo alla realtà, che ora ci (ap)pare meno inverosimile rispetto a qualche anno fa.

Survival family eleva il tono medio della commedia giapponese, da sempre imbrigliata dietro personaggi che fanno del proprio lato più ridicolo l’assoluto (e volontario) padrone della scena. Il film di Shinobu Yaguchi, invece, non cede all’inutile tentazione di farci divertire colpendo le emozioni più superficiali, ma trivella più a fondo nell’animo dei suoi characters e di rimbalzo nel nostro, accendendo più di una lampadina nella nostra testa a fronte della mancata elettricità che è motore di tutta la vicenda del film.

Insomma, Survival family è un buon film che merita di essere visto per tornare a riflettere su ciò che siamo diventati e su dove possiamo andare come specie umana, riportando  al centro l’uomo in quanto persona e non numero sperduto nella folla del mondo.

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E SE A TOKYO SPARISSE L’ELETTRICITÀ? IL PIÙ GRANDE BLACK OUT DELLA STORIA RACCONTATO IN UNA COMMEDIA ESILARANTE E DIVERSAMENTE DISTOPICA!

Chi ha spento la luce? Non l’ha spenta nessuno e non è saltato il salvavita. No, non si tratta neppure di un guasto momentaneo: l’elettricità ha proprio smesso di esistere. Così. Di colpo. E la famiglia Suzuki, adesso, deve imparare molto in fretta l’arte della sopravvivenza: affrontare un black out planetario non è un gioco da ragazzi…