Scampato a una tempesta tropicale e spiaggiato su un'isola deserta, un uomo si organizza per la sopravvivenza. Sotto lo sguardo curioso di granchi insabbiati esplora l'isola alla ricerca di qualcuno e di qualcosa. Qualcosa che gli permetta di rimettersi in mare. Favorito dalla vegetazione rigogliosa costruisce una zattera, una, due, tre volte. Ma i suoi molteplici tentativi sono costantemente impediti da una forza sotto marina e misteriosa che lo rovescia in mare. A sabotarlo è un'enorme tartaruga rossa contro cui sfoga la frustrazione della solitudine e da cui riceve consolazione alla solitudine.
UN'OPERA SEMPLICE E METAFORICA CHE DISEGNA LA VITA ATTRAVERSO LE SUE TAPPE ED ESPRIME UN RISPETTO PROFONDO PER LA NATURA E LA NATURA UMANA.
Presentato alla sezione Un Certain Regard all’ultimo Festival di Cannes, La tartaruga rossa è entrato nella cinquina degli Oscar (battuto dal favorito Zootropolis).
Il film è stato realizzato con una tecnica mista, tavole a mano, a carboncino e una penna grafica per animare la zattera e la tartaruga in digitale. Dudok de Wit ha lavorato sei anni al film, che affronta temi larghissimi: morte, natura, amore, senza fornire risposte né spiegazioni certe. Proprio per questo è ancor più coinvolgente e stimolante, per gli adulti ma anche per i bambini. Fondamentali le musiche di Laurent Perez del Mar.
La tartaruga rossa di MICHAEL DUDOK DE WIT, che vanta l'"adozione" del mitico Studio Ghibli (quello di Miyazaki, per intenderci), è un piccolo capolavoro da non perdere. Un film d'animazione (molto adatto a bambini non piccolissimi ma anche agli adulti) di grande forza poetica che sa affrontare in maniera semplice e allo stesso profonda i grandi temi della vita.
Su un'isola deserta approda, sbattuto dalle onde, un naufrago. L'uomo esoplora l'isola, ne scopre l'abbaliante bellezza, i pericoli nascosti, trova di che nutrirsi. Il desiderio di tornare alla sua vita lo spinge tuttavia a costruirsi una zattera, ma per due volte una forza misteriosa colpisce l'imbarcazione di fortuna e la manda in pezzi, costringendo il protagonista a farsi di nuovo naufrago e tornare sull'isola. Al terzo tentativo di andarsene, scopre che a distruggere la zattera è una grande tartaruga rossa che, ancora una volta, lo costringe a tornare indietro.
Poco dopo, quella stessa tartaruga rossa arriva sulla spiaggia, scatendo l'ira dell'uomo che abbatte su di lei la sua frustrazione, lasciandola morire sotto il sole. Se ne pentirà quando sarà ormai troppo tardi, ma proprio quando l'animale sembra morto, farà all'uomo un inaspettato e meraviglioso dono...